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Il nuovo concetto di lusso nei matrimoni: vivere un’esperienza unica

Se ci penso quando ero bambina il lusso per me era tutto ciò che luccicava. Ricordo un viaggio a Londra con i miei genitori, la classica visita ai gioielli della corona.

Rimasi così colpita dalla grandezza, dai colori, ma soprattutto dal luccichio che avvolgeva quelle stanze! Ricordi ingenui di bambina: ero convinta che il lusso fosse proprio l’oro e i gioielli.

Ancora oggi il lusso viene identificato come sinonimo di ricchezza, in un’accezione che non ha molto a che fare con l’eleganza ma piuttosto con sfarzo e ostentazione.

Questo approccio a mio modo di vedere va superato e a tal proposito mi trovo perfettamente d’accordo con Coco Chanel, che diceva:

“Amo il lusso. Ma il lusso non sta nella ricchezza, bensì nell’assenza di volgarità. Volgarità è la parola più brutta della nostra lingua e io mi do da fare per combatterla.”  

Amo il lusso. Ma il lusso non sta nella ricchezza, bensì nell'assenza di volgarità. Volgarità è la parola più brutta della nostra lingua e io mi do da fare per combatterla.

Quante volte abbiamo assistito nella nostra vita ad eventi costosissimi ma che sono, ahimè, sfociati nella volgarità?   Quegli eventi non si possono di certo definire “lussuosi”.

Il confine tra lusso e volgarità, troppo spesso, è labile.  Come si evita la volgarità? Mi riferisco ovviamente alla volgarità nel campo nel quale opero come wedding planner.  Io dico che:

la volgarità si evita con il buon gusto che si acquisisce anche con l’esperienza professionale; si evita rivolgendosi a partners che abbiano la nostra stessa visione ed etica; si evita accompagnando i clienti  al concetto di eleganza e ricercatezza in ogni particolare. 

Facendo riferimento ai particolari, mi vengono in mente tutti quegli oggetti artigianali, e quindi realizzati a mano, che sono talmente autentici e personalizzati da far vivere un’esperienza esclusiva ed indimenticabile: è questa la concezione di lusso alla quale ci dobbiamo avvicinare. 

Quale può essere uno di questi oggetti artigianali? 

Ce ne sono tanti. Il primo che mi viene in mente è l’invito cartaceo che, a mio modo di vedere, deve avere determinate caratteristiche: una carta di pregio piacevole al tatto oltre che alla vista, uno stile perfettamente armonico con tutto il design del matrimonio e anche dettagli scritti o disegnati a mano in grado di conferire unicità ed esclusività. 

Recentemente, lavorando sul design di un evento, mi sono ispirata al grande pittore Jackson Pollock.  Ho fatto realizzare un tavolo che riprendesse le stesse identiche macchie che il pittore usava utilizzare nelle sue opere e che simboleggiavano dinamismo ed infinito.  Non contenta, il concetto di divenire e infinito rappresentato dalla “macchia”, l’ho voluto riprendere anche sul menu, proprio per amplificare ancora di più l’esperienza del commensale a tavola, che si è sentito immerso totalmente nell’arte ma, soprattutto, nel concept del progetto che, com’è mia consuetudine, non sarà mai più ripetuto.  Ci tengo a sottolineare che tutto ciò è stato reso possibile solo ed esclusivamente grazie all’artigianalità della maggior parte degli elementi che andavano a comporre l’allestimento. 

da idea a realtà

Oltre che dalla personalizzazione degli oggetti, il lusso passa anche attraverso la personalizzazione dei servizi: mi riferisco, ad esempio, a chi prenota un intero borgo o hotel per il proprio matrimonio.

Questo è un fenomeno che si nota particolarmente in tutte quelle coppie straniere che scelgono l’Italia come destinazione per il proprio matrimonio. Sarò di parte ma non bisogna dimenticare che l’Italia è la destinazione lusso per eccellenza. Grazie a questa scelta sposi e ospiti vivono una vera esperienza made in Italy a 360 gradi, assaporando la cucina del territorio, le nostre tradizioni e la nostra cultura, godendo dell’architettura e del paesaggio locale.

Le Filigare winery & resort nel Chianti

Un’altra scelta, sempre in tema di personalizzazione dei servizi, è quella di affittare una dimora storica rivalutando lo sconfinato patrimonio artistico e culturale che abbiamo il privilegio, noi Italiani,  di avere a disposizione.

Come poter valorizzare al massimo una location di tale importanza e prestigio?

Grazie alla professionalità, all’esperienza e al supporto di un wedding planner & designer, che sia in grado non solo di organizzare la logistica degli spazi nel modo migliore ma, grazie anche alle sue doti progettuali e di visione lungimirante, di enfatizzare con gusto e creatività tutti gli ambienti, dando un personale ed esclusivo valore aggiunto all’evento.

In determinate situazioni l’avvalersi di un wedding planner non è una scelta facoltativa ma obbligata, il suo ruolo è indispensabile.

Villa Mosconi Bertani Verona - foto A. Capuzzo

Un elemento in più che può rendere il matrimonio lussuoso nel senso che vi ho esposto, come esperienza, può essere il sapiente utilizzo della luce.  L’illuminazione è un aspetto fondamentale di ogni matrimonio, ma molto frequentemente viene trascurata del tutto, quando invece potrebbe avere un impatto notevole sull’atmosfera generale e sul mood del matrimonio. 

Ad esempio: vi immaginate la differenza che ci può essere nell’illuminare una dimora storica con dei fari standard o con un progetto di light design strutturato nell’enfatizzare la profondità del parco, la magnificenza della facciata, la ricchezza degli interni… ? Un sapiente uso del light design saprà trasformare l’intera esperienza in qualcosa di sublime. 

Utilizzare fari intorno alle pareti di una sala renderà accattivante anche uno spazio privo di arredi importanti; illuminare i tavoli con grandi candele e candelabri renderà il vostro progetto visuale qualcosa di affascinante agli occhi dei vostri ospiti.

 

light design emozionale - foto N. Miana

Infine la tavola. L’ho lasciata per ultima proprio per darle l’importanza che merita perché un’esperienza memorabile, passa proprio dal convivio. 

Come si può rendere l’esperienza a tavola un’esperienza unica e quindi lussuosa? 

Non solo mangiando bene… Alcuni tocchi, apparentemente semplici ma frutto di una ricerca certosina, possono arricchire l’esperienza dei vostri invitati e dar loro la certezza di trovarsi in un contesto di prima qualità.

Come impressionereste, quindi, i vostri ospiti a tavola?

–> Abbiate cura di scegliere un tovagliato raffinato: se è vero che il lusso è un’esperienza, un tessuto, al tatto, di qualità superiore lascerà un ricordo incancellabile sui vostri ospiti.  Stupite i vostri commensali con dei bicchieri particolari, puntate su un sottopiatto di prestigio che si adatti perfettamente al design del vostro set up a tavola, apponete un piccolo omaggio su ogni placé.

Fate attenzione a come vengono piegati i tovaglioli e a come vengono disposti tutti gli elementi della mise en place.  Selezionate con cura i portacandele, i portatovaglioli, controllate come vengono disposte le sedie, inserite una nota di colore o un dettaglio personalizzato nella grafica del menu, apponete un segnaposto ricercato.

la cura di ogni singolo dettaglio della tavola - foto D. K. Lefosse

“È con grande consapevolezza che affermo che il lusso non è ciò che contraddistingue un bene materiale ma ciò che entra a far parte di un’esperienza, rendendone il ricordo unico e indimenticabile.”

Questo nuovo concetto di lusso che ho cercato di esporvi, con tutta una serie di esempi, da sicuramente più spazio al sogno, a voler creare qualcosa di grande e indimenticabile rispetto al lusso inteso quale status sociale e quindi alla mera ostentazione e allo sfarzo fine a se stesso.

Vi invito, a conclusione di questo post, a lasciar spazio alla vostra immaginazione esplorando territori sconosciuti e osando nei limiti del possibile.

Claudia